Noi vogliamo essere psichiatri, ma vogliamo essere soprattutto delle persone impegnate, dei militanti. O meglio, vogliamo trasformare, cambiare il mondo attraverso il nostro specifico, attraverso la miseria dei nostri pazienti che sono parte della miseria del mondo. Quando noi diciamo no al manicomio, diciamo no alla miseria del mondo.
Franco Basaglia
Prefazione di Pier Aldo Rovatti Interventi di Silvano Agosti, Pierpaolo Capovilla, Nicola Lagioia, Paolo Virzģ
Guardando in prospettiva ai quattro decenni trascorsi dall'approvazione nel 1978 della legge 180, che sancisce la chiusura dei manicomi, Cipriano compila un'agile storia della psichiatria per raccontare le metamorfosi del dispositivo manicomiale: a partire dal manicomio concentrazionario inventato da Pinel nel 1793, passando per il manicomio chimico (psicofarmaci e categorie diagnostiche) affermatosi negli ultimi decenni, e arrivando al manicomio digitale prossimo venturo, dove la rete diventerą il panottico perfetto da cui non si potrą sfuggire. Questa ricostruzione della lunga lotta al concetto stesso di manicomialitą arriva nondimeno a concludere che oggi č pił che mai necessaria una nuova rivoluzione anti-manicomiale. E con il dichiarato obiettivo di svelare i nuovi manicomi lą dove si nascondono, per combatterli ancora una volta, il nostro psichiatra riluttante cede la parola ai nuovi tecnici della salute mentale e ai nuovi pazienti, sempre meno pazienti e sempre pił esigenti, interrogando anche coloro registi, cantanti, scrittori che narrando la cura e la follia al grande pubblico concorrono a costruire un nuovo immaginario coerentemente no restraint.
Con i contributi di Gianni Cappelletti, Donato Morena, Lorenza Ronzano, Cristina Comunale, Lara Bellini, Paola Ferrari, Emanuela Di Francesco, Francesco Andreani.
Piero Cipriano (1968), medico psichiatra e psicoterapeuta, di formazione cognitivista ed etnopsichiatrica, ha lavorato in vari Dipartimenti di Salute Mentale d'Italia, dal Friuli alla Campania, e da qualche anno lavora in un SPDC di Roma.
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LA SOCIETA' DEI DEVIANTI - depressi, schizoidi, suicidi, hikikomori, nichilisti, rom, migranti, cristi in croce e anormali dogni sorta (altre storie di psichiatria riluttante)