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Fofi
BREVE STORIA DEL CINEMA MILITANTE
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2023
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l'opera |
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Con il suo consueto e travolgente fervore Goffredo Fofi ci invita a riprendere in mano il nostro destino e lancia un appello per la ricerca di nuove forme di intervento "cinematografiche" che abbiano ricadute sociali e pedagogiche, scientifiche e culturali, in definitiva politiche e adeguate al tempo in cui viviamo e alle acque in cui, volenti o nolenti, siamo oggi costretti a nuotare.
In questo nuovo lavoro, che raccoglie e completa oltre mezzo secolo di riflessioni, Fofi torna a parlare di cinema e più precisamente di cinema militante. E lo fa non tanto con l'intenzione di vaticinare la fine di un modello, quanto per prendere atto di una sua decisiva – ma non definitiva – trasformazione: da centrale strumento di comunicazione e di formazione culturale di massa, a forma di comunicazione e di creazione artistica del tutto secondaria. Una banale sequela di film che vengono proclamati attuali ma non sono altro che copie di copie, privi di riscontro pubblico, di pubblica necessità. E tuttavia, ribatte Fofi caparbiamente, un modo per sopravvivere il cinema potrebbe ancora trovarlo se si arrendesse al suo destino e accettasse di riflettere sulla sua obbligata marginalità, traendone conseguentemente motivi di azione. Se osasse divenire un cinema tuttavia "militante", da portare in giro direttamente, senza intermediari, da salette a cantine, da scuole a quartieri, da parrocchie a camere del lavoro, dando spazio a quanto di inchiesta e informazione, di formazione motivata e precisa, di sollecitazione all'azione, potrebbe ancora offrire ai nostri sacrosanti bisogni. Ciascuno secondo le proprie forze e meglio se in gruppo e se in tanti, in difesa della Natura e degli Oppressi di tutto il mondo. E dunque, esclama infine Fofi: "Lunga vita al cinema militante! In tutte le sue forme e se mosso da finalità che non possiamo chiamare altro che libertarie e socialiste".
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l'autore
[scheda autore] |
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Goffredo Fofi (Gubbio 1937) si è occupato di critica cinematografica e letteraria, ha diretto e fondato riviste di interesse culturale e politico, ha scritto molti libri e ha partecipato a molte esperienze di intervento sociale ed educativo dalla metà degli anni Cinquanta a oggi.
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