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Graeber

Dialoghi sull’anarchia

copertina

Cartaceo 17,10 €

L'anarchia, per come la intendo io, non è un atteggiamento, né una visione, né un insieme di pratiche: è il processo di continua interazione tra questi tre poli. Quando un gruppo di persone si oppone a una qualunque forma di dominio e inizia a immaginare un mondo diverso, modificando di conseguenza le proprie relazioni con gli altri… beh è questa l'anarchia, comunque vogliate chiamarla.

Conversazioni con Mehdi Belhaj Kacem, Nika Dubrovsky e Assia Turquier-Zauberman
Prefazione di Stefano Boni


In queste conversazioni, avvenute poco prima della sua prematura scomparsa, Graeber ci lascia un ultimo geniale mosaico del mondo contemporaneo, in cui miscela sapientemente riflessioni politiche, sapere antropologico ed esperienze militanti. In un fitto dialogo attento a ridisegnare una genealogia anarchica che non si esaurisce nella «cultura atlantica», i tre interlocutori interrogano Graeber non tanto sulla storia o i fondamenti del pensiero libertario quanto sull'importanza di uno sguardo anarchico per interpretare il mondo. Ne esce, come sottolinea Stefano Boni, una visione originale – elaborata sul campo da un pensiero-azione in continua trasformazione – che impedisce il formarsi di una teoria «forte» dell'anarchia intesa come destino o identità. Ed è precisamente la forma dialogica, rivendicata da tutti gli interlocutori, la modalità che consente di costruire questa visione non autoriale ma collettiva, l'unica in grado di far emergere pensieri che nessun individuo da solo potrebbe mai avere. E in definitiva, ci dice Graeber, l'anarchia è proprio questo.

prefazione all'edizione italiana - leggi

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Mehdi Belhaj Kacem (Parigi, 1973) è un attore, filosofo e scrittore franco-tunisino. Nato a Parigi, ha vissuto in Tunisia fino all'età di 13 anni, tornando poi a vivere nella banlieue parigina. È stato candidato al Prix Michel Simon Acteurs à l'Écran come miglior attore per il suo ruolo nel film Wild Innocence (2001). Si è occupato a lungo di filosofia studiando in particolare il pensiero di Alan Badiou di cui però è diventato successivamente un critico. È autore di numerosi saggi e articoli di carattere filosofico di cui alcuni tradotti in inglese.

Nika Dubrovsky è un'artista e un'autrice statunitense di origini russe. Cresciuta nell'ambito della scena underground degli squat e del samizdat sul finire dell'URSS, ha scritto articoli per "e-flux", "artnet", "colta", "ХЖ" e ha esposto nei musei Tel-Aviv Museum, St. Petersburg Manège, Galeria Nova Zagreb, ShowRoom London, Media Udar, Fabrica Moscow e Apexart New York. Lavora a diversi progetti editoriali e artistici, tra cui A4kids.org, Visual Assembly – un progetto di arte pubblica collettiva – e Yes Women Group, una comunità femminista di art-attiviste. Dopo la morte del compagno e marito David Graeber, Nika e alcuni amici hanno organizzato l'evento diffuso Carnival4David, che ha avuto luogo in oltre 250 località sparse in tutto il mondo. Carnival4David si è poi evoluto nella comunità informale Museum of Care, che sta creando progetti all'intersezione tra università, attivismo e arte contemporanea. I suoi libri e articoli sono stati pubblicati in finlandese, inglese, russo, ucraino, tedesco, giapponese.

Assia Turquier-Zauberman è attiva in diversi campi, dalla live art all'antropologia e al cinema. Si è formata in antropologia sociale alla LSE (London School of Economics and Political Science). Lavora come interprete in festival cinematografici e contesti accademici. Attualmente è ricercatrice in teologia negativa, ottica apofatica, conferenze-performance e fiction documentaria alla New York University.