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Ward

Acqua e comunità

copertina

contro la privatizzazione di un bene comune

Cartaceo 12,35 €
L'acqua, risorsa primaria per l'esistenza umana, è un bene comune che appartiene a tutti. Eppure, dalla crescente tendenza alla privatizzazione nei paesi ricchi al dislocamento di milioni di persone per la costruzione di enormi dighe nel terzo mondo, l'acqua va sempre più diventando una merce. Una merce controllata non dalle comunità locali ma dai poteri forti, economici e politici. Ward analizza l'ineguale distribuzione idrica su scala mondiale, evidenziando come l'acqua per il consumo umano sia oltretutto sempre più scarsa, cara e inquinata. Eppure, lungo tutta la storia, le comunità locali hanno sviluppato modi d'uso che hanno assicurato una corretta distribuzione di una risorsa limitata e vitale. Questa riflessione a tutto campo riafferma in maniera forte l'esigenza di un controllo locale e comunitario sull'acqua, essenziale in tempi di privatizzazioni selvagge.

IndicePresentazione dell'edizione italiana - di Teresa Isenburg; Al lettore italiano; Prefazione; I. La condivisione di un bene comune; II. La "tragedia dei beni comuni"; III. Società idrauliche e speranze regionali; IV. Il fascino della diga; V. Zuffe per l'acqua; VI. Piccolo e locale; VII. Donne al pozzo; VIII. L'acqua mercificata; IX. L'ineguale mondo dell'acqua; X. Acqua sporca; XI. Crisi confluenti; XII. I piaceri dell'acqua