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Pasi
SACCO E VANZETTI LA SALVEZZA È ALTROVE
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2023
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illustrazioni di Fabio Santin
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l'opera |
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La coinvolgente epopea umana e politica di Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti, due emigrati italiani che lottando contro una vendetta di Stato hanno risvegliato le coscienze del mondo intero.
Stati Uniti, anni Dieci del Novecento: un paese attraversato da un durissimo conflitto sociale e dalla repressione dei sindacati radicali che in modo organizzato si oppongono al duro sfruttamento imposto sui luoghi di lavoro da un capitalismo rampante e senza scrupoli. Sono anni di rapidi e drammatici cambiamenti, anche normativi: leggi restrittive segnano l'apice dello scontro sociale con arresti, uccisioni e deportazioni degli immigrati considerati pericolosi, e con un patriottismo dilagante che porta alla persecuzione di chi si oppone alla guerra. È in questo scenario che prende inizio la vicenda umana e politica di Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti: la partenza dall'Italia in cerca di fortuna ed emancipazione, la militanza nel gruppo libertario dei "galleanisti", fautori dell'azione diretta; la temporanea fuga in Messico per sfuggire alla leva obbligatoria; la drammatica morte dell'amico Andrea Salsedo, "precipitato" dal quattordicesimo piano del Park Row Building, sede degli uffici dell'FBI, dopo un fermo arbitrario durato due mesi… È il preludio dell'arresto di Sacco e Vanzetti, accusati di rapina e omicidio, e condannati a morte in un processo lacunoso e sbrigativo, pieno di incongruenze e di pervicaci preconcetti da parte del giudice e del pubblico ministero. L'attesa della sedia elettrica, durata sei anni, è un'ulteriore tortura scandita dai ricorsi giudiziari e dalle tante lettere che diventano una forma di resistenza all'annientamento carcerario. In particolare per Vanzetti, un nomade dai tanti mestieri, un poeta vagabondo, un combattente che nel buio della cella scopre il potere esplosivo della parola. "La salvezza è altrove" scrive in una lettera alla sorella, riferendosi all'imponente campagna internazionale a difesa dei due condannati che crescerà fino a innescare un'inedita protesta globale lasciando un segno indelebile nella memoria del secolo. Una storia di idee, lotte, persecuzioni giudiziarie e condanne a morte che a distanza di quasi un secolo risuona ancora potente, spingendoci a riflettere su contraddizioni e ingiustizie che tuttora attraversano la nostra società.
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l'autore
[scheda autore] |
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Paolo Pasi (Milano, 1963), giornalista e scrittore, vincitore della prima edizione del premio Ilaria Alpi, lavora in RAI come redattore del TG3.
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