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Trasatti, Filippi

Crimini in tempo di pace

copertina

Cartaceo 17,10 €

Questo non è un libro sugli animali ma per gli animali. È un libro scritto di fronte all'orrore in cui sono immersi e alla gioia, potente e liberante, dei loro desideri.

Un gatto (o forse una gatta) sta spiccando un balzo per uscire dalla stanza in cui si trova. Questa stanza è il nostro mondo che, sotto la superficie, apparentemente confortevole, ragionevole e levigata, nasconde il lato oscuro dell'oppressione e dello sterminio di miliardi di animali e di umani. Lui (o lei) – insieme a Laika e Foucault, Pietro il Rosso e Derrida, Giu e Deleuze – si aggira furtivo tra queste pagine per aprirci gli occhi sulla follia e l'orrore della normalità (mattatoi, laboratori e campi di sterminio), per farci riconoscere il fondamento vivente delle architetture del dominio, per guidarci nel pericoloso attraversamento di frontiere ritenute invalicabili e per mostrarci l'insostenibilità della differenza che abbiamo instaurato tra «l'Umano» e «l'Animale». Dopo averci trascinati nel flusso della vita, Angelo – così si chiama l'enigmatico gatto che, con passione, ci ha esposto all'indescrivibile sofferenza di tutti i senza nome – svanirà lentamente, lasciandoci con il suo sorriso sulla soglia da cui è possibile intravvedere la luce della liberazione.

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