Una lezione da cui forse potremmo trarre qualche insegnamento, in un'epoca in cui la convivenza appare un traguardo irraggiungibile, in cui ogni straniero fa paura e viene spesso dipinto come l'icona di ogni male.
La costruzione di una società richiede tempo, volontà e lungimiranza. Ed è questo ciò che ci insegna l'esperienza dei Taneka, la cui storia nasce da un'alleanza – stretta nel XVIII secolo tra famiglie di origine diversa – per difendersi dai razziatori di schiavi. Il patto tra queste genti non si è limitato alla resistenza, ma ha dato vita a regole, tradizioni e usanze finalizzate a legare tra loro appartenenze diverse in un insieme sfaccettato eppure armonico e coerente.
Marco Aime (Torino 1956) insegna Antropologia culturale all'Università di Genova, dopo aver condotto ricerche sul campo in Benin, Burkina Faso e Mali, oltre che sulle Alpi italiane.