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Wilde
CONSIDERAZIONI IRRIVERENTI SULL’ANIMO UMANO
traduzione di Elena Cantoni
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2022
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a cura di David Goodway
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l'opera |
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Attraverso un'originale selezione di testi Goodway ci accompagna alla scoperta dei tratti più libertari del pensiero di Oscar Wilde.
a cura di David Goodway
Oggi Wilde è spesso ricordato soprattutto per il suo radicalismo sessuale, che gli costò, oltre all'ostracismo sociale, ben due anni di carcere. Ma anche politicamente fu un radicale, tanto che molti suoi critici ed estimatori lo considerano a tutti gli effetti un anarchico. D'altronde, nel celebre saggio L'anima dell'uomo sotto il socialismo, si trova una inequivocabile dichiarazione di intenti a favore dell'anarchia, anche se in un altro scritto dedicato a Zhuāngzi, scopriamo al contempo l'influenza che il taoismo ha esercitato sulle sue idee politiche. Ma il suo atteggiamento libertario lo troviamo senz'altro anche in La ballata del carcere di Reading – grande poema frutto delle riflessioni scaturite dall'impiccagione di un compagno di prigionia – e in due lettere indirizzate alla stampa in seguito al suo rilascio, in cui Wilde riflette criticamente sulla pena di morte, denunciando al contempo le miserevoli condizioni carcerarie inflitte ai detenuti. Così come lo ritroviamo, sotto un altro registro, in due scritti – La decadenza della menzogna e Penna, matita e veleno – dove invece emerge tutto il suo radicalismo artistico. E così, accanto al Wilde dandy e decadente che è forse quello più conosciuto, emerge inequivocabilmente un Wilde diverso che non si limita ad essere un acuto osservatore dell'animo umano ma che è anche politicamente ben consapevole delle ingiustizie del suo tempo. Un Wilde profondamente anarchico, appunto.
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l'autore
[scheda autore] |
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Oscar Wilde (Dublino, 1854 – Parigi, 1900), universalmente noto per il romanzo Il ritratto di Dorian Grey, è stato aforista, poeta, drammaturgo e saggista.
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percorsi di lettura |
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POLITICA E SOCIETA'
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