Michéa
Il vicolo cieco dell’economia
Cartaceo 13,30 €
Una stringente riflessione sull'impossibilità di sorpassare a sinistra il capitalismo e dunque sulla necessità di una rottura radicale con la religione del progresso e la razionalità economica.
È inutile «mettere la freccia» se non si può sorpassare. E il sorpasso «a sinistra» del capitalismo è impossibile se se ne condivide l'immaginario essenziale. All'utopia liberista e alla società che essa inevitabilmente genera – una società in cui la ricchezza e il potere dei pochi hanno come necessaria condizione la povertà e l'impotenza dei molti – non può efficacemente opporsi una sinistra che si fonda sulla stessa logica e sullo stesso mito: le inflessibili leggi dell'economia e il miracoloso ruolo della tecnica. Ritrovare le radici filosofiche del socialismo – che come insegna George Orwell corrispondono a un senso ampiamente condiviso di giustizia sociale – può servire a comprendere un secolo di fallimenti e sconfitte e a guardare finalmente in altre direzioni. Ovvero a cambiare decisamente corsia. Ma ancor più serve a esplorare l'ultima possibilità che forse ci resta per uscire dal vicolo cieco dell'economia in cui si è cacciata l'umanità.