Latour
Non siamo mai stati moderni
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Per Latour hanno ragione i pellerossa dei western: è proprio vero che il Viso Pallido parla con lingua biforcuta. Quella scienza, quella tecnica, quella democrazia di cui andiamo tanto orgogliosi, al punto da imporle agli altri, sono state infatti costruite separando i rapporti di forza politici da quelli scientifici, ma fondando sempre la forza sulla ragione e la ragione sulla forza.
Embrioni congelati, virus dell'aids, buco dell'ozono… questi «oggetti» rientrano nel campo della natura o della cultura? Una volta le cose erano più semplici: le scienze naturali si occupavano della natura e le discipline sociali della società. Ma questa tradizionale divisione non riesce più a rendere conto dell'attuale proliferazione di ibridi. Ne deriva un senso di angoscia che i filosofi, postmoderni, moderni o anti-moderni che siano, non riescono a placare. E se avessimo sbagliato strada? In effetti, la società «moderna» non ha mai funzionato in modo coerente con la grande scissura su cui si fonda il suo sistema di rappresentazione del mondo, che oppone radicalmente natura e cultura. I cosiddetti «moderni» non hanno mai smesso di creare ibridi e tuttavia si rifiutano di prenderli in considerazione in quanto tali. Non siamo mai stati davvero moderni, dunque, ed è proprio quel paradigma fondatore che va rimesso in discussione per capire il nostro mondo.