Castoriadis
Relativismo e democrazia
Dibattito con il MAUSS
Cartaceo 10,45 €
«Voglio scuotere le persone, e voglio far comprendere che l'uomo non è democratico per diritto divino. La democrazia è una creazione, una conquista della storia costantemente in pericolo, e in questo momento sta andando a farsi fottere».
Nel dicembre 1994 Castoriadis (1922-1997), uno dei maître à penser più innovativi della cultura francese del secondo Novecento, intreccia un'appassionante conversazione con i ricercatori del «Journal du MAUSS» (Movimento anti-utilitarista nelle scienze sociali), tra cui Serge Latouche, Alain Caillé, Jacques Dewitte, Chantal Mouffe... Il dibattito affronta con inconsueta lucidità i maggiori problemi posti dalla globalizzazione: la questione dell'universalismo e del relativismo culturale, il ritrarsi dei cittadini dalla sfera pubblica, la fragilità della democrazia, il colonialismo neoliberale, il tragico imporsi del capitalismo come sistema «naturale». La visione di Castoriadis si delinea in tutta la sua radicalità in questo confronto serrato: la rivoluzione democratica, resa possibile a partire dal pensiero greco, apre uno spazio di libertà tutta da immaginare e costruire. La tecnica è la grande alleata dell'immaginario, anche se la vera questione rimane quella di sapere chi pone il limite, e dove, affinché la libertà sia patrimonio di un mondo condiviso e non privilegio di pochi occidentali sedicenti democratici. Un pensiero pratico di straordinaria attualità.