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Latour
DISINVENTARE LA MODERNITÀ

traduzione di Carlo Milani

Settembre 2023 - I ed. 2008
112 pp.
€ 14,00
€ 13,30
EAN 9788833022154
 
l'opera
La freccia del tempo, l'idea di progresso, la convinzione che esista una Natura universale e oggettiva, la lotta manichea tra irrazionale e razionale, la separazione di fatti e valori, l'emancipazione da miti e soggettività: tutto questo per Latour è l'incubo della modernizzazione. Che tuttavia non lo porta al catastrofismo, all'indifferenza post-modernista o alla reazione anti-moderna. Semplicemente perché la modernità trova in sé stessa il suo fallimento.
Telmo Pievani

Conversazioni con François Ewald
Introduzione di Telmo Pievani
(Professore presso il Dipartimento di Biologia dell'Università degli studi di Padova)

I politici snocciolano sempre più spesso presunti «dati scientifici» nei loro discorsi. Conservatori o progressisti che siano, tutti si affannano ad assicurarsi il sostegno di qualche «dato certo», fornito da «esperti», per le loro opinioni e per le loro decisioni. Come se vi fossero certezze sui fatti e univocità di interpretazioni. Le scoperte scientifiche e le innovazioni tecnologiche hanno contribuito a creare il nostro mondo moderno. L'hanno reso più vivibile e confortevole. Ma nessun esperto, nessuno scienziato può controllare e prevedere ogni cosa. E gli «effetti collaterali» dello sviluppo si moltiplicano e amplificano. Che fare? Che fare se l'intreccio di fatti e valori sembra destinato a riproporsi, a dispetto del progresso e della modernità, e diversi sistemi di valori si affrontano? Latour in queste brevi conversazioni delinea una risposta forte. Bisogna «disinventare» la modernità e costruire spazi di mediazione, di negoziazione fra diverse culture, saperi e tradizioni. Solo attraverso l'idea di un mondo comune potremo comprenderne la pluralità.

Introduzione - leggi

François Ewald (1946), filosofo, ha curato con Alessandro Fontana la pubblicazione delle lezioni al Collège de France di Michel Foucault, di cui è stato assistente. È autore di numerosi saggi, tra cui L'État-providence (1986), Le principe de précaution (2001) e Aux risques d'innover: Les entreprises face au principe de précaution (2009).

estratto uscito su emilia times - leggi

recensione di Gianfranco Marrone su Doppiozero - leggi
l'autore [scheda autore]
Bruno Latour (Beaune, 1947-Parigi, 2022) è stato direttore scientifico e vicedirettore della facoltà di Sciences-Po di Parigi, centennial professor presso la London School of Economics and Political Science e titolare della Spinoza Chair di Amsterdam.
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NON SIAMO MAI STATI MODERNI -
rassegna stampa
Fri 19 Sep 2008 - Il Gazzettino
Scaffale- 150 Kb
Mon 23 Jun 2008 - L'Unita
Bruno Latour: quando eravamo moderni il mondo era così semplice - 136 Kb
Fri 07 Mar 2008 - Il Corriere della Sera
Un prudente disincanto difronte la modernità - 70 Kb
Mon 03 Mar 2008 - Le Monde diplomatique
Dialoghi asimmetrici - 64 Kb
Wed 06 Feb 2008 - Avvenire
Latour lancia la sua nuova modernità - 65 Kb
materiali
Disinventare la modernità indice e introduzione - pdf- 0 Kb
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