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Laplantine, Nouss

Il pensiero meticcio

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PROSSIMA USCITA
Raramente pensato e per lo più combattuto, il pensiero meticcio si propone come alternativa sia alla fusione totalizzante prodotta della globalizzazione neoliberista sia all'esacerbazione dei particolarismi identitari che quest'ultima produce. È un processo che inizia quando riconosciamo ciò che dobbiamo agli altri e smettiamo di affermare di non dover niente a nessuno. È il riconoscimento degli altri in noi stessi, l'accettazione del multiplo come valore costitutivo.

L'ibridazione culturale non è certo un fenomeno nuovo, ma oggi il suo impatto è crescente e accelerato. Le dimensioni locali si intrecciano infatti con la dimensione globale e tutto confluisce in un calderone planetario che mescola lingue, idee, gusti, usi e costumi. Questa potente spinta sincretica produce un duplice effetto, del tutto speculare: da una parte mostra una pericolosa tendenza all'omologazione e al "pensiero unico" e dall'altra alimenta ideologie fortemente identitarie che vedono qualsiasi mescolanza come una contaminazione. L'idea di meticciato delineata dagli autori si propone al contrario di trovare un'alternativa tanto alla fusione o all'osmosi quanto alla chiusura in nome di un'inesistente purezza. Si tratta di mettere in discussione una certa concezione dell'universalismo, fatta di standardizzazione, livellamento e uniformità, per affermare un pensiero in divenire che, attraverso il confronto e il dialogo, diventi il vettore cosciente di quei mutamenti incessanti che costituiscono l'uomo e il reale.