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Tolstoj

Il rifiuto di obbedire

copertina

Cartaceo 15,20 € E-book 5,99 €

Il potere non è, come si è ritenuto in passato, qualcosa di divino o di regale, e ancor meno è una condizione indispensabile per il vivere civile: il potere è solo la manifestazione di una brutale violenza esercitata da alcuni uomini a danno di altri. E appunto per questo deve essere distrutto.

 

Tolstoj, oltre alle celebri opere di narrativa, ha scritto anche innumerevoli saggi, come testimonia la sua sterminata produzione letteraria ora raccolta in novanta volumi. Questa antologia propone una selezione di scritti sociali e politici nei quali emerge in modo netto la sua sensibilità libertaria. È infatti a partire da un totale rifiuto del potere e della sua intrinseca violenza che Tolstoj delinea un'originale visione anarchica della società, peraltro strettamente intrecciata a una religiosità cristiana molto lontana da quella delle Chiese istituzionalizzate. Di straordinaria attualità risultano le sue riflessioni sulle pratiche educative antiautoritarie, sulla nonviolenza (alla quale si ispira lo stesso Gandhi) e su temi come il vegetarianesimo o il rapporto uomo-natura che ne fanno un animalista e un ecologista ante-litteram. In questi scritti «eretici», Tolstoj dà voce a quell'esigenza morale che a suo avviso deve portare il singolo a non obbedire ad alcun potere esterno alla sua coscienza, tracciando così un inedito cammino verso la libertà, profetico per i suoi tempi e di estrema attualità per i nostri.