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Danna

Donne di mondo

copertina

Commercio del sesso e controllo statale

ESAURITO
Donne di mondo è un'espressione antica che indica le prostitute: mondane perché appartengono a tutti e a nessuno in epoche in cui le mogli erano di proprietà dei mariti; mondane perché la loro vita era antitetica ai comandamenti religiosi. E "donne di mondo" anche perché si spostano, praticano il meretricio lontano dal luogo natale. È questo significato a prevalere oggi: le prostitute sono in gran parte migranti, provenienti dalle aree economicamente sconfitte del pianeta, sono in viaggio verso un mondo più grande cui vogliono appartenere. Questo libro parla di loro e di tutti gli altri attori del commercio del sesso, con uno sguardo che sottolinea la funzione di spartiacque della rivoluzione sessuale sessantottina nel dare nuovi significati allo scambio tra sesso e denaro ed elaborare nuove proposte di politiche. Mostra infine, entrando nel suo vivo, l'accanito dibattito che costruisce e modella le nuove realtà sociali del commercio del sesso, nel perenne tentativo da parte degli Stati di controllarlo.

Indice: Introduzione; Parte prima: il fenomeno; I. Meretrici e puttane; II. Rivoluzione sessuale e neo-femminismo; III. Uno sguardo alla storia recente; IV. I clienti; V. Perché le donne non sono clienti?; VI. Le prostitute; VII. Le migranti; VIII. Gli sfruttatori; Parte seconda: le politiche; IX. Il proibizionismo e il regolamentarismo; X. L'abolizionismo e la depenalizzazione; XI. Il proibizionismo in strada; XII. La criminalizzazione del cliente; XIII. La riduzione del danno; XIV. Il neo-regolamentarismo; XV. Il lavoro delle invisibili; Conclusioni