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Cottino

La città imprevista

copertina

Il dissenso nell'uso dello spazio urbano

ESAURITO

L'abitare indisciplinato è tutt'altro che espressione di non senso;
quello che chiamiamo disordine è ben altro rispetto alla negazione
di qualsiasi ordine. La città imprevista sembra piuttosto esprimere
la testimonianza dell'opzione per un altro ordine,
cioè per un'alternativa forma organizzativa della convivenza nella diversità.



Tre storie di frontiera tra le molte che ogni giorno hanno luogo nelle nostre città: l'autorganizzazione della sopravvivenza in edifici abbandonati da parte di alcune comunità immigrate; la spontaneità sociale e la mescolanza culturale di un mercato di strada informale; l'appassionata battaglia di un gruppo di anziani a difesa di un ritaglio di terreno trasformato in orto. Spazi trascurati e anonimi ridefiniti da soggetti collettivi attraverso una sospensione della "norma" che garantisce una nuova fruibilità dello spazio. Dal viaggio all'interno di questi tre mondi il libro trae lo spunto per una riflessione di carattere più generale sul significato di questo tipo di comportamenti urbani, che il più delle volte scaturiscono dalla sinergia tra una condizione di privazione e l'attivazione di una originale capacità immaginativa e realizzativa di soluzioni alternative a quelle tradizionalmente previste.


Indice e prefazione - leggi

Intervista a Colin Ward di Paolo Cottino
Parte 1
Parte 2
Parte 3