×

Debord

Ecologia e psicogeografia

copertina

Cartaceo 16,15 €
Il mio ottimismo si fonda sulla certezza che questa civiltà crollerà. Il mio pessimismo su tutto ciò che essa farà per trascinarci nella sua caduta.

A cura di Gianfranco Marelli


In questi saggi, scritti da Debord fra il 1955 e il 1988, ritroviamo a più di trent'anni di distanza un'altra delle sue geniali intuizioni, ossia la prefigurazione di una società in cui la pur necessaria lotta contro l'inquinamento avrebbe presto assunto un carattere statuale e regolamentare buono solo a creare nuove specializzazioni, nuovi dicasteri, nuove burocrazie… Così, sullo sfondo della celebre critica situazionista alla società dello spettacolo, se ne delinea un'altra altrettanto implacabile: quella a un certo ecologismo mistificatorio, molto alla moda, che non a caso si è con il tempo trasformato nell'immancabile complice della green economy. Per contrastare un simile appiattimento dell'ambiente e il conseguente addomesticamento comportamentale dei suoi abitanti, bisogna piuttosto ripartire dagli spazi della vita quotidiana, da quella pratica psicogeografica che consente di sperimentare un uso ludico del territorio e dunque realizzare possibilità inedite, persino fantascientifiche. E sta qui il senso che attraversa gli scritti di Debord: in una situazione come quella in cui ci troviamo a vivere, non ci resta che «considerare il peggio e combattere per il meglio».

indice e capitolo primo - leggi

Puntata dedicata di Qui comincia - radio 3 - ascolta

Recensione di Paolo Lago su carmillaonline - leggi

Recensione di Willer Montefusco su Pulp libri - leggi

Recensione di Carla Pagliero su dalla parte del torto - leggi

Recensione di Francesco Biagi su altraparolarivista.it - leggi

Presentazione organizzata da Il venerdì libertario - Guarda

Intervista su Fahrenheit radio 3 al curatore - ascolta

Video On the couch