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Wolff

In difesa dell'anarchia

copertina

Cartaceo 13,30 €
Una completa sfiducia nell'autorità costituita è diventato uno dei capisaldi della cultura popolare. Sono ben lungi dal deplorare questo atteggiamento. Anzi, lo considero una prova della fondamentale salute politica del popolo: essendo stato ingannato, turlupinato e imbrogliato, ha giustamente concluso che non poteva più fidarsi dei suoi rappresentanti eletti.

Quali sono i fondamenti su cui poggia la legittimità dello Stato, ovvero del paradigma che conforma da secoli il pensiero politico occidentale? In questo saggio che anticipa l'attuale crisi della rappresentanza, Wolff sviluppa una serrata critica della «metafisica dello Stato», sostenendo l'intrinseca incompatibilità tra autorità politica statuale e autonomia morale del singolo. Una destrutturazione argomentata della democrazia rappresentativa – a favore di una democrazia diretta vista come anarchia positiva – che mina alle fondamenta l'intera teoria politica tradizionale, riaprendo in tutta la sua complessità la questione della legittimità del potere.


Recensione di Salvatore Carrubba su Radio 24 -  Ascolta
Dal minuto 12.40

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