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Sclavi

Avventure urbane

copertina

progettare la città con gli abitanti

ESAURITO
 Per non morire l'architettura dovrà coinvolgere chi direttamente o indirettamente la utilizza. Non sarà facile, perché la società è sempre più intricata. Ma questa è la bellezza del periodo che stiamo vivendo.

Giancarlo De Carlo



L'opera è un racconto a più voci – fra cinque urbanisti e un'antropologa – delle sperimentazioni sul campo operate a Torino dall'associazione Avventura Urbana. Come un tipico romanzo di formazione, la storia parte con la protagonista che va a Londra alla scoperta di un nuovo mondo. Lì vede all'opera una strumentazione capace di far partecipare gli abitanti al grande gioco della progettazione urbana con strumenti adatti a garantire una maggiore democrazia. Tornata a Torino non si fa dissuadere dal cinismo dei politici, né dalla sufficienza degli accademici, e mette insieme un gruppo di giovani entusiasti quanto lei. Partono così queste «avventure urbane» che ci danno una lettura inusuale delle nostre città disincantate: perché là fuori ci sono tante persone convinte che il coinvolgimento democratico dei diretti interessati alla progettazione del proprio territorio non sia affatto quell'impresa «impossibile» che ci vogliono far credere.

conversazione con Iolanda Romano, Sergio Guercio, Andrea Pillon, Matteo Robiglio, Isabelle Toussaint


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