Newman
Fantasie rivoluzionarie e zone autonome
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In questo crepuscolo della democrazia rappresentativa emergono a livello planetario pratiche di trasformazione radicali che sconvolgono non solo gli immaginari sociali ma la stessa concezione dello spazio politico.
Nelle piazze globali della contestazione a essere messe in questione non sono solo le forme politiche del potere, ma anche le grandi narrazioni del mutamento sociale, a cominciare dall'idea stessa di Rivoluzione. Prendendo le mosse dal concetto di autonomia elaborato da pensatori come Lacan e Castoriadis, l'autore indaga gli stili di vita e le forme di resistenza, ma anche i desideri e le fantasie utopiche, della politica radicale contemporanea. Ed è proprio da questi spazi sociali alternativi che emerge una configurazione inedita e plurale – definita post-anarchica e insurrezionale – in grado non solo di destrutturare l'ordine spaziale esistente ma anche di trasformare il concetto di pianificazione da prerogativa dei governi a strumento di mutamento sociale. Uno strumento improntato all'autonomia e all'egualitarismo libertari, con cui ognuno può conformare – insieme agli altri – il proprio spazio reale e immaginario.