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Onfray

Il post-anarchismo spiegato a mia nonna

copertina

Cartaceo 9,50 €
"L'anarchia non è tanto un'ideologia da esprimere a parole, quanto una pratica da far vivere"

In questo «autoritratto con bandiera nera» Onfray rivendica la sua appartenenza a un anarchismo «non devoto» che si affranca dal catechismo rivoluzionario del Novecento. Convinto che questa concezione eretica del mondo sia un potente motore del mutamento sociale, comincia a mettere ordine in questo cantiere in cui si accatastano idee e pratiche, tracciando una vera e propria genealogia della rivolta. E lo fa distinguendo nettamente tra la tradizione hegeliana di un Bakunin o di uno Stirner e la tradizione pragmatica di un Proudhon o di un Reclus. è proprio quest'ultima che a suo avviso si salda con quella riflessione filosofica denominata French Theory, le cui intuizioni hanno fecondato l'anarchismo classico dando vita a un pensiero libertario contemporaneo. Il risultato è appunto quello che l'autore definisce post-anarchismo, ovvero un anarchismo per il ventunesimo secolo – immanente, contrattuale, pragmatico – la cui potenza politica libertaria appare più che evidente anche alla nonna di Onfray.

Applichiamo quanto afferma Diogene il libertario parlando di Platone il dottrinario: "A che serve un filosofo che per tutta la vita non ha mai turbato nessuno?".