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Enckell

Che gioia vivere

copertina

diario perpetuo per depressi e ipocondriaci

Cartaceo 10,45 €

Si dice spesso che le opere migliori non sono quelle che gli autori esibiscono in pubblico, ma quelle che scrivono per se stessi. Nei diari intimi ci sarebbe infatti il loro io più autentico e segreto. Ma da quando la pubblicazione di questi diari è diventata pratica comune (talvolta con gli autori ancora in vita), non solo si è persa la spontaneità propria di quella scrittura, ma si porta il mondo a conoscenza di semplici promemoria o annotazioni insignificanti che appaiono piuttosto la manifestazione di una incontenibile grafomania.

In questo irriverente diario di viaggio nella condizione umana, scandito come un calendario perpetuo, ogni nuova giornata offre un appunto sconsolato ripreso dai diari, tutti rigorosamente editi, di oltre centoventi autori – da Tostoj a Kafka, da Simenon a Dalí – alle prese con le piccole noie dell'esistenza quotidiana. Un esilarante piagnisteo «d'autore», in cui banalità e lamenti formano un monologo che annulla le differenze tra un autore e l'altro in una maniacale attenzione per le proprie condizioni fisiche e i propri stati d'animo. Insomma, un florilegio quotidiano di involontario umorismo nero che in realtà funziona come un potente antidepressivo a rapido effetto catartico.

 

14 luglio 1789

Niente.

Luigi XVI

19 luglio 1910

Dormo, mi risveglio, mi riaddormento, mi risveglio, miserabile vita.

Franz Kafka

14 febbraio 1940

Questo diario mi risulta sempre meno interessante.

Raymond Queneau

8 agosto 1960

Sto senz'altro per scrivere un'idiozia in più.

Georges Simenon

13 maggio 1967

Giornata di rutti, peti, vomito e diarrea: un vero concerto d'organo.

Ernesto «Che» Guevara