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NON SIAMO MAI STATI MODERNI

traduzione di Guido Lagomarsino e Carlo Milani

2015 - I edizione 1995
prefazione di Giulio Giorello
232 pp.
€ 16,00
€ 15,20
EAN 9788896904749
 
l'opera
Ha scandalizzato i suoi colleghi studiosi sostenendo la non-neutralità della ricerca. Ora, l'antropologo-filosofo, lancia una ricetta provocatoria per salvare la nostra civiltà.
Giulio Giorello - "Il Corriere della Sera"

Embrioni congelati, virus dell'Aids, buco dell'ozono... questi «oggetti» rientrano nel campo della natura o della cultura? Una volta le cose sembravano molto più semplici: alle scienze naturali spettava occuparsi della natura e alle discipline sociali della società. Ma questa tradizionale divisione non riesce più rendere conto dell'attuale proliferazione di «ibridi». Ne deriva un senso di angoscia che i filosofi contemporanei, post-moderni, moderni o anti-moderni che siano, non riescono a placare. E se avessimo sbagliato strada? In effetti, la società «moderna» non ha mai funzionato in modo coerente con la grande scissura su cui si fonda il suo sistema di presentazione del mondo: quella che oppone radicalmente natura e cultura. Tanto che i cosiddetti «moderni» non hanno mai smesso di creare oggetti ibridi che attingono all'uno e all'altro ambito contemporaneamente. E tuttavia si rifiutano di prenderli in considerazione in quanto tali. Non siamo mai stati davvero moderni, dunque, ed è proprio quel paradigma fondatore che bisogna rimettere in discussione per riuscire a capire il nostro mondo.



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