Venti anni fa – era tarda primavera del 1986 – siamo salpati, con scarse provviste ma tenaci propositi, alla volta della nostra isola utopica, Elčuthera appunto. Non era esattamente un panfilo quello a nostra disposizione: le comoditŕ lasciavano a desiderare, la velocitŕ era ridotta, e spesso, in momenti di bonaccia, ci č toccato metter mano ai remi e vogare strenuamente. Perň abbiamo mantenuto la rotta e tenuto la prua verso la nostra destinazione. In realtŕ all'isola non ci siamo mai arrivati (e se no, che utopia sarebbe?), eppure ci č bastato tenerla a prua per sapere che la direzione era quella giusta.

I venti anni trascorsi sono la storia di questo viaggio. Che non abbiamo certo fatto da soli: anzi, l'abbiamo condiviso con tanta di quella gente che č proprio questa avventura umana e intellettuale la vera protagonista del nostro viaggio. L'abbiamo condiviso con gli autori, naturalmente, e non pochi si sono rimboccati le maniche e hanno vogato quando c'era da vogare. L'abbiamo condiviso con i lettori: tanti e appassionati e partecipi e critici quando era il caso. L'abbiamo condiviso con i librai, con i nostri promotori e distributori, che hanno capito nel tempo le ragioni del nostro viaggio e lo hanno reso possibile.

Venti anni dopo ci fa piacere condividere con tutti questi compagni di viaggio la soddisfazione per i risultati raggiunti e ringraziarli per l'aiuto e l'attenzione (e talvolta l'affetto) che ci hanno dedicato. Lo facciamo con un'agendina – in stile con la casa editrice – che propone una scansione del tempo reale (settembre 2006-dicembre 2007) nella chiave ironica e surreale offerta dalla Patafisica: una Patagenda per annotare le prossime rotte.