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Bondy

Fratelli invalidi

copertina

ESAURITO
Su un'enorme zattera fatta di barili di birra Urquell, gli "invalidi" guardano divertiti i "normali" sparire per sempre, al di là dell'orizzonte, sulle loro navi superaccessoriate. Così si conclude (o quasi), con l'arca bizzarra di un catartico diluvio, la principale opera in prosa di Egon Bondy, poeta filosofo e "grande vecchio" dell'underground praghese. Se non anarchico, certo qualcosa di molto simile, anche se paradossalmente ama definirsi l'"ultimo marxista cecoslovacco".