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Lega, Celestini

Incrocio di sguardi

copertina

conversazione su matti, precari, anarchici e altre pecore nere

Cartaceo 13,30 €

Quando racconto, non sto scrivendo un articolo di giornale. Né sto raccontando in pizzeria una cosa che mi è successa. E non sto nemmeno facendo un processo! Altrimenti si rischia di finire fra quelle brutte istituzioni che si arrogano il diritto di dire la verità, di dire una volta per tutte come sono andate le cose. L'istituzione che vuole portare l'assoluto fra gli uomini a me fa paura.

Snodando il filo del proprio percorso biografico in una narrazione ricca di aneddoti, provocazioni, idiosincrasie, amori, battute, Ascanio Celestini, grande affabulatore del nostro tempo, esce allo scoperto. Così, questo libro parlato e vivissimo, frutto delle conversazioni con Alessio Lega, cantautore e intellettuale disorganico, diventa un altro spettacolo in cui Ascanio si fa ancora una volta voce plurale, racconto corale attraverso una voce sola. Ma questa volta il personaggio narrato è proprio lui: Celestini Ascanio, figlio di Nino e di Comin Piera…
In un continuo rincorrersi di temi e di personaggi, questa storia in prima persona ci consente di cogliere in presa diretta la sua straordinaria poetica del quotidiano, quell'attenzione alle piccole cose della vita di tutti i giorni con cui ci dice che un altro mondo non solo è possibile, ma già c'è.

Ascanio è un predicatore medievale senza dottrina ma con cento saperi, è un teatrante nel cui parlare vivono più voci. È raro che il suo discorso parta da un «Io». Ascanio è più un dialogo platonico che un trattato aristotelico. Vive prima della scrittura e riesce a far vivere anche le cose scritte. Le sue risposte si trasformano sempre in una messa in scena dove si materializzano centinaia di personaggi veri e ipotetici. Se nel suo discorso ci sono più di tre frasi, c'è già una drammaturgia.

scheda di approfondimento

video presentazione al teatro grassi di milano
ascanio celestini e alessio lega cantano e parlano di incrocio di sguardi