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Amorí­n

La guerra sporca contro i bambini

copertina

Cartaceo 13,30 €

Buenos Aires, giugno 1976. Sono passati pochi mesi dal golpe di Videla quando si scatena una vera e propria caccia all'uomo contro i militanti di sinistra cileni, paraguayani, uruguayani, ecc. che si sono rifugiati in Argentina per sfuggire alle persecuzioni dei militari al potere nei rispettivi Paesi. Sara Méndez è una giovane anarchica uruguayana che vive in clandestinità a Buenos Aires con Simón, il figlio appena nato. Sequestrata illegalmente dai commandos militari protagonisti della guerra sucia pianificata dal regime, viene separata dal figlio e tradotta a Montevideo. Liberata solo nel 1981, da quel momento inizia la sua disperata ricerca del figlio desaparecido, ostacolata in modo aperto o silente dagli apparati militari, sempre potenti anche dopo la fine della dittatura, e dalle istituzioni statali preposte alla ricerca, conniventi o succube dei primi. Nel marzo 2002, però, la sua tenacia è premiata e può rintracciare e riabbracciare il figlio scomparso ventisei anni prima. Simón, che oggi ha un'altra identità, è uno dei pochi bambini desaparecidos che ha potuto ricomporre la sua biografia mutilata da una "guerra sporca" i cui responsabili sono tutti stati amnistiati.